Il Museo

48128_10200783922911410_1598179707_n1Per iniziativa dell’Arch. Giuseppe Miccichè, è sorto nel piccolo centro ibleo un interessante Museo del Fumetto, esperimento pressochè unico in Italia, sull’onda di un interesse ed una ricerca del come eravamo e di certe radici che stanno alla base del nostro attuale modo di essere e di pensare. Raccogliere circa centomila pezzi ed il numero è destinato a crescere ovviamente.

L’ipotesi di unicità nasce dal fatto che una realtà cartacea simile, a disposizione di quanti vogliono fare ricerche specializzate o semplicemente rivisitate un proprio mondo passato o confrontare per studio od altro, non è facilmente assemblabile. Elencarne i motivi è un pò superfluo, anche se non inutile.

Un Museo Biblioteca tematico privato è, in effetti, la sintesi di interessi coltivati da decenni, di un materiale cartaceo (raccolte e collezioni) reperito in tutti gli angoli d’italia, di locali destinati all’uopo e capaci di ospitare raccolte, visitatori, curiosi, studiosi. Una simile istruzione, nella nostra provincia, poteva sembrare ieri alquanto superflua, data la perifericità della nostra terra. Oggi a tutti i livelli non è più cosi.

La infrastruttura, i mezzi di comunicazione, i mass-media, fanno della iniziativa in questione un altro puntello per il rilascio turistico-culturale della Provincia di Ragusa. Il Museo,  si articola in un salone adibito ad esposizioni, conferenze, studio ed in cinque sale contenitrici ed espositive. La disposizione delle sale e delle raccolte tenta di assecondare un percorso storico del fumetto dagli inizi fino ad oggi.

  • C’è un periodo Anteguerra, età mitica delle origini e del suo momento di massimo fulgore, con case editrici simbolo (Nerbini, Mondadori, Universo,  Ave, Vittoria, Vecchi) ed altre dalla vita alquanto effimera, con personaggi e testate quali Topolino, Avventuroso, Intrepido, Vittorioso, Giungla, L’Audace, Corriere dei Piccoli, ecc…
  • C’è un periodo Dopoguerra con le Case Editrici precedenti ed altre sorte, è il caso di dirlo, in mezzo alle macerie della guerra, in scantinati o nel salotto di casa. É il caso della Editrice Audace, divenuta in seguito Bonelli, Arc, Torelli, Dardo, Cremona Nuova, Victory, Inventus, Mondiali, Ventura, Segisa, e relativi personaggi o testate quali: Tex, Sciuscià, Piccolo Sceriffo, Miky, Blek, Akim, Tarzan. Il giorno dei ragazzi, Monello, Albo dell’Intrepido, Topolino ecc…
  • C’è il periodo Anni Sessanta e Settanta con alcune vecchie ed immarcescibili case editrici, ed altre che nel frattempo hanno fatto la loro comparsa nelle edicole, Dardo, Spada, Cenisio, Williams, ecc…, e testate come Linus, Eureka, Diabolik, Alan Ford e supereroi come Uomo Ragno, Devil, Fantastici Quattro ecc…
  • C’è in fine il periodo Moderno (anni ottanta, novanta) con l’imperversare di miriadi di case editrici che durano a volte lo spazio di un mattino e che costituiscono l’attualità. Su tutte, due fenomeni s’impongono all’attenzione anche dei mass-media: i Fumetti Giapponesi e la Bonelli, leader oggi in tutta Italia. I primi occupano una robusta fetta di mercato a dimostrazione di una loro indubbia vitaliatà. La seconda, con il suo capofila Tex, ha raggiunto vertici non più raggiungibili in Italia da altri. Con una larga schiera di personaggi, copre praticamente tutti i vari settori d’interesse dei lettori (da Zagor, MIster No, Piccolo Ranger a Martin Mistero, Dylan Dog, Nathan Never, Nick Carter, ecc…)

Vedi anche: IL FUMETTO   –   OBBIETTIVI   –   STATUTO